Lasciando L’Aquila si ha l’impressione di fuggire da una gabbia, un recinto dove manca la libertà di spostarsi ma, soprattutto, dove le immagini che scorrono davanti agli occhi impediscono di sognare. Bastano però pochi chilometri sulla Statale 690 perché lo sguardo si perda nello spazio delle vallate appenniniche. Il tratto tra l’Aquila e Avezzano è un susseguirsi di curve sul costone della montagna, tra pareti rocciose e fitti boschi.
Arrivati nel centro del paese vale la pena assaggiare la famosa focaccia abruzzese, ricca di mozzarella fusa, in uno dei pochi forni. Se stare leggeri non è una priorità, si possono poi gustare anche gli arrosticini, spiedini di pecora cotti alla brace. Ripartendo alla volta di Cassino la strada si fa deserta, a eccezione di gruppi di mucche e pecore che a volte intasano la carreggiata. Meglio quindi procedere a bassa velocità e godersi il paesaggio, qui caratterizzato da una vegetazione più verde e rigogliosa. Arrivati a destinazione, vale la pena spingersi fino a Montecassino, a pochi chilometri di distanza, per ammirare la famosa Abbazia.
Lunghezza: 114 chilometri.
Tempo di percorrenza: 2 ore.
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